La Ballata di Pelleas y Melisanda

Dall’opera “il Crepuscolario” di Pablo Neruda

Musica: di Claude Debussy – Preludio per pianoforte Libro Primo

La Cathedrale Engloutie

Ideazione scenica per musica e poesia di Patrizia Callegarini

 

Melisanda

Il suo corpo è un’ostia fine, minuscola e lieve.
Ha gli occhi azzurri e le mani di neve.
….
Su cuerpo es una hostia fina, minima y leve.
Tiene azules los ojos y las manos de nieve.
….
 

La raccolta Crepuscolario, apparsa nel 1923, rappresenta il vero esordio letterario del grande poeta cileno Pablo Neruda. Queste poesie giovanili, sono la base per la comprensione dell’universo poetico dell’autore e rappresentano in modo graduale, il paesaggio narrativo in cui il rumore del mare, il cielo incombente che sovrasta una terra difficile, fanno da sfondo alla solitudine e alla malinconia del poeta che estraneo, al mondo cittadino è pervaso da una struggente nostalgia per la terra di infanzia. L’atteggiamento spirituale ed esistenziale dell’autore è in consonanza con quello del poeta drammaturgo e filosofo Maurice Maeterlinck (premio nobel per la letteratura 1911) la cui influenza sulla poesia di Neruda è espressa dalla ballata Pelleas y Melisanda, sezione della raccolta “Crepuscolario” che in seguito, venne inserita nell’età matura e ordinata dallo stesso Neruda nella raccolta “Todo el Amor”.

Patrizia Callegarini